Pagamenti contactless: la soluzione ideale per la Fase 2

Pagamenti POS con carte Contactless
Il simbolo delle carte Contactless sono le famose ondine bianche

I pagamenti contactless sembrano essere una soluzione ideale in questo momento nel quale il distanziamento sociale è la prima strategia per bloccare i contagi da Coronavirus in questa cosiddetta Fase 2.

Pagamenti Contactless: come funzionano

I pagamenti contactless non necessitano dell'inserimento della carta nel POS. Grazie alle tecnologie RFID e NFC i pagamenti permettono infatti di pagare in maniera molto veloce nei negozi fisici senza contatto manuale con il POS. È sufficiente appoggiare carta o smartphone, e sotto i 25 € non è nemmeno necessario l'inserimento del PIN. Ecco che in questa fase di distanziamento sociale pagare contactless potrebbe spingere ad un forte incremento dei pagamenti con carta per evitare lo scambio di contanti e limitare al minimo i contatti manuali.

È sufficiente appoggiare carta o smartphone, e sotto i 25 € non è nemmeno necessario l'inserimento del PIN. Ecco che in questa fase di distanziamento sociale pagare contactless potrebbe spingere ad un forte incremento dei pagamenti con carta per evitare lo scambio di contanti e limitare al minimo i contatti manuali.

Limiti del Contactless in Italia e situazione negli altri Paesi

Gli importi massimi per i quali è sufficiente appoggiare la carta al POS, senza bisogno di digitare il PIN, variano da Paese a Paese. Questo limite è stato introdotto naturalmente per motivi di sicurezza, onde evitare che un furto di carta di credito permetta a chiunque di spendere cifre molto alte senza necessità di conoscere il PIN del titolare. In una situazione di emergenza come quella che sta attanagliando il mondo in questi ultimi mesi, però, questi limiti potrebbero essere rivisti al rialzo, per consentire ad un ancor più vasto numero di pagamenti con carta di essere svolti in assenza di contatto fisico.

I limiti sulle transazioni contactless limitano il numero di transazioni che i consumatori possono effettuare perché, per esempio, in Italia non è possibile effettuare acquisti contactless senza inserire il PIN per importi superiori a 25€.

Mastercard e Visa, i principali circuiti internazionali di carte di credito, vista la situazione di emergenza, hanno deciso di alzare questi limiti per le transazioni contactless in numerosi Paesi tra cui diversi Paesi europei. Il Regno Unito ha già dato l’annuncio ma hanno fatto seguito Grecia, Irlanda, Malta, Paesi Bassi, Polonia e Turchia. Sull’Italia non sono ancora giunte informazioni a riguardo, ma a questo indirizzo è consultabile una tabella con i nuovi limiti (in lingua inglese).

Come si può evincere dalla tabella, in media il limite è raddoppiato in quasi tutti i mercati. Se in Italia si decidesse di fare lo stesso, il limite verrebbe portato a 50€. Una buona notizia per evitare lo scambio di contante e ridurre il rischio di contagio. Nei Paesi Bassi, paese noto per la propensione sia degli esercenti che dei consumatori all’utilizzo dei pagamenti elettronici (in alcuni negozi il contante non è nemmeno più accettato) il limite è passato da 50€ a 100€.

Al di fuori dei confini europei, UnionPay ha stretto una partnership con una banca del Kazakistan per introdurre nel Paese 100.000 carte abilitate alla tecnologia contactless. Simili iniziative sono nate in Mongolia e Russia. Mettere a disposizione dei consumatori carte contactless abilita a una maggior diffusione di questi metodi di pagamento riducendo il rischio di contrarre il coronavirus.

Come farsi trovare pronti

Le intenzioni dei consumatori restano quelle di evitare il più possibile i contatti ritenuti a rischio per contrarre il virus, ma non sembrano voler rinunciare ad acquistare nei negozi fisici, ancora largamente preferiti agli ecommerce da una vasta fetta della popolazione meno giovane. A tal proposito, gli esercenti si stanno muovendo per accettare pagamenti online anche senza ecommerce oppure dotandosi di un POS Contactless se non ne sono ancora provvisti.


Se i circuiti dovesse permettere il pagamento Contactless senza PIN per importi più elevati di 25 €, i consumatori potrebbero aumentarne drasticamente l'utilizzo durante la pandemia ed è possibile che continuino ad usarle anche dopo qualora dovessero abituarsi a questa nuova comodità, come già oggi succede in UK e in altri mercati Europei.

Per commercianti e professionisti il consiglio è quello di dotarsi di un POS dotato di tecnologia contactless, valutando accuratamente il costo commissionale previsto dal proprio fornitore o dalla propria Banca, per evitare che un forte aumento del transato su POS possa erodere margini di guadagno per la propria attività

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